E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male, amen

4:59 PM Unknown 0 Comments



Oggi è la domenica delle palme, sorseggio un caffè pronta per la corsa domenicale. La pasticceria è piena. 
Passeggini e famiglie simil-felici, tacchi e completi che secondo loro fa eleganza. La chiesa di fronte è gremita. 
Io quello spiazzale lo conosco bene: la mia prima comunione, quella di mio fratello, le domeniche contro voglia, la tunica da chierichetta e la mia imperdonabile voglia di intingere quelle benedette ostie nel vino, chissà perché, il fascino del mistero, del proibito, del vino, anche a 14 anni, e che vino! L'età del "si fa così", "no così non sta bene, quello non si dice", "saluta Tania, per educazione". 
Immersa nei ricordi, il mio solito caffè. 
"Ma tu non vai a messa?"- mi domanda un'amica incontrata lì - (bello il rossetto, penso) - "No, non vado". 
IO NON CREDO. 
Non vado nella casa di uno che non conosco, che non mi ha mai rivolto la parola, tanto meno che non ho mai visto, ogni tanto lo scorgo impalato su quella croce, ma questo non mi da l'autorizzazione di ammettere la sua esistenza. La mia pragmaticità mi porta a considerare vere solo le cose che riesco a percepire, che mi parlano, che vedo, che hanno un odore. Hanno un odore ancora i golfini di mio padre, ma tu caro Gesú Cristo quando ti chiamavo per chiederti di lasciarmelo di cosa profumavi? Di leggenda millenaria sulla bocca dei popoli di tutto il mondo che vogliono sentirsi al sicuro e nell'adorazione della tua figura trovano la loro redenzione? Tu unico o trino? E quanto ancora dobbiamo subire dalla chiesa? E dopo la morte? Scusa Gesù ma il Paradiso esattamente dove lo trovo? Sopra l'exosfera? E l'anima? Dentro me? Nel midollo? 
Come quando al cimitero - "no Tania quello non è più tuo padre, ora ti sta guardando da lassù" - eh no signó! Tu guardi troppo "the walking dead" . 
Quindi caro Gesù, o Javè, o Buddha o come cavolo ti chiamano scusa se sono così pragmatica, per alcuni una sorta di bestia agnostica, ma il mio unico vero dio è la forza che DA SOLA mi sono costruita, a furia di lacrime. 
Perché qua di vero ci sono solo io, quel cornetto alla nutella che non posso mangiare ora perché devo correre e la croce, che mi mette solo ansia. 


Baci. 

La Nina

Oggi è la domenica delle palme, sorseggio un caffè pronta per la corsa domenicale. La pasticceria è piena.  Passeggini e famiglie si...

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