Quanto?

4:09 PM Unknown 2 Comments

E' tanto che non scrivo, a volte mi mancano le parole, a volte l'ispirazione. A volte sto così bene che tutta la mia felicità è per me sotto il sole e non dentro casa davanti uno schermo. Si sto bene, e allora perché parlare di amari ricordi, amori annullati, morte e persone che non sono andate via da noi?
Quant'è bella la felicità?
Quant'è bello il nostro viso allo specchio che sorride?
Quant'è bello il nostro corpo riflesso mentre balliamo con la vita estasiate?
Quant'è bello alzarsi con mille obiettivi?
Quant'è bello avere solo noi stesse come obiettivo?
Quant'è bello prendere piena consapevolezza di quello che siamo? Di quello che siamo diventate.
Quant'è bello respirare a pieni polmoni sorridendo alla vita?
Quant'è bello avere delle sensazioni e seguire solo quelle sapendo che non ci tradiranno mai?
Quant'è bello scegliere? IO SCELGO di essere felice, sempre.
Quant'è bello sentirsi belle?
Quant'è bello sentirsi donna?
Quant'è bello essere sensibili, sentire, amare profondamente, amare sempre.
Quant'è bello capire la piena forza insita in noi donne?
Quant'è bello ricucire piano piano le cicatrici dell'anima?
Quant'è bello sbagliare e migliorare?
Quant'è bello poter condividere tutto questo con le persone che abbiamo scelto nella nostra vita?
Quant'è bello potervi scrivere tutto questo?
Quanto?

Tanto.


Baci

La Nina

E' tanto che non scrivo, a volte mi mancano le parole, a volte l'ispirazione. A volte sto così bene che tutta la mia felicità è pe...

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Le radici ca tieni

12:06 PM Unknown 6 Comments

Entravamo in macchina in 5, per oltre 800 km, quasi 10 ore di macchina, nelle posizioni più disparate. Mia madre avanti, lato passeggero, sempre; mio padre alla guida, in silenzio, con il suo cd di Adriano Celentano. Noi 3 dietro, a volte in 2. Io, mia sorella e mio fratello e le milioni di carte delle merendine, nello specifico delle caramelle a forma di ciuccio, tutti colorati; ecco se dovessi pensare alla mia infanzia a me vengono in mente i ciucci negli autogrill, li cerco ancora, a 28 anni. Il viaggio che pensavo non finisse mai, ma a me piaceva. Mi piaceva guardare mio padre mentre guidava, mi piaceva dormire e svegliarmi sempre più vicina alla meta; mi piaceva prendere il traghetto e immaginare i delfini nello stretto di Messina, "ma quali delfini Tania?" - mi sentivo sempre ripetere, e invece no, magari c'erano, solo che era troppo buio. Riesci sempre a guardare al di là, la vedi Messina, le luci, e io ero felice perché sapevo mancava poco, eravamo arrivati.
Casa di mia zia era enorme, era solo nostra, 3 piani di casa di cui 2 disabitata, c'era solo il solaio e ne immaginavo un mondo dentro. C'erano un sacco di mobili accatastati e mi ficcavo sempre dentro alla scoperta di chissà quali mondi, forse trovavo dei giocattoli. Io e mio fratello giocavamo sempre scalzi a pallone e a volte ci pungevamo i piedini, ma non ricordo con cosa, e puntualmente - "papaaaaaaaaaaaaaaaaaaa il piede"-. Lui scendeva sorridendo, il principe azzurro. Mia madre non faceva che ripeterci di metter sù le scarpe, ma io preferivo chiamare mio padre dopo essermi fatta male.
Al mare, un altro scenario. Le cabine, i ragazzi che giocavano a tamburelli, il sole, l'acqua, la parmigiana a mezzogiorno sotto il sole di Catania. Mangiare, tanto mangiare. Le mie cugine, mia sorella, le mie zie, una famiglia unita.
Poi c'erano le giostrine, il bruco mela, che insieme alle caramelle a forma di ciuccio concorre a formare un quadro perfetto della mia infanzia a Catania.

Fiumicino.

Questa volta basta un'oretta scarsa e arrivo. Non più macchina, non più mio padre, niente ciucci. Io e le hostess e tutte quelle menate su allacciare le cinture e le uscite di sicurezza sono qui, qui e qui.
Scendo. Eccoli. La loro accoglienza. Loro, la mia famiglia. Li senti parlare e il sangue comincia a bollire, quell'accento, quella cadenza, come fai a stare senza loro, vivrei solo per sentir parlare i siciliani, vivrei solo per sentirlo ancora parlare al telefono con i suoi fratelli, mio padre. Era l'unico momento in cui ristabiliva un contatto con la sua terra. Li rivedi e li riabbracci tutti. Sei solo un pochino più cresciuta ma sei sempre la loro piccola, sei alta quasi 175 cm ma sarai sempre Nanà, come ti chiamava lui.
Comincia il giro. La "famigghia" ora la devi salutare a pezzi. Non esiste più quell'unica tavolata a Natale che gioca al mercante in fiera quando Zia Matilde imbrogliava. Ora a stento parlano tra loro. La famiglia si è sgretolata. Si è sgretolata la tua infanzia. Stupidaggini e incomprensioni e vorresti gridare "non serve a niente, fatelo per noi, per chi rimane, portatemi ancora sul bruco mela tutti insieme!"

E io sul bruco mela ci vado, non mi importa niente se sono alta e il gioco è per bambini.

Io rimarrei qui ad abbracciarvi tutti, anche se non siete abituati a tutto questo affetto, non voglio smettere di abbracciarvi perché siete tutto quello che ho. Siete il suo viso, le sue abitudini.
Siete i gesti che mi hanno accompagnato per anni, siete i ragionamenti da cui provengo, siete il sangue che mi scorre dentro. Non puoi capire chi sei se non capisci da dove vieni. 

E vedi i volti scavati dal tempo, dalle preoccupazioni e dal lavoro, da una situazione che sconcerta, da un Italia che si sta sgretolando. Ma io li sento parlare e dimentico ogni mia preoccupazione e mi sento forte, mi sento di appartenere a qualcosa di grande, mi sento di appartenere a voi. Non voglio mai andarmene da qui, non voglio. Voglio svegliarmi la mattina e guardare il nero dell'Etna, voglio passeggiare per Via Etnea e mangiare brioche e granite a volontà. Voglio mangiare pasta con panna, pesto, cavoli, broccoli e tutto il santo mercato, voglio ingrassare d'amore della mia famiglia. Voglio il sole e la spiaggia di Catania. Voglio sentire la puzza di pesce della fiera. Voglio ancora il mio salvagente a forma di paperella gialla e blu.
 

Voglio il mio bruco mela.

"Se nu te scierri mai de du ete ca ieni      
Dai chiu valore alla cultura ca tieni."






(photos by me)

Baci 

La Nina

Entravamo in macchina in 5, per oltre 800 km, quasi 10 ore di macchina, nelle posizioni più disparate. Mia madre avanti, lato passeggero, ...

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Non è niente

11:42 AM Unknown 2 Comments

No, questo non sarà un post triste. Sorriderete attraverso la lettura e se vi commuoverete sarà solo per gioia. Ho pianto fin troppo per capire che tutto quello che proviamo per l'assenza di qualcuno è solo pura, mera, semplice normalità. Fa parte della vita, come ne fa parte un nuovo arrivo, un nuovo lavoro, una nuova persona. Sono solo i ricordi che proiettano ombre nelle quali vorremmo a forza entrare e rivivere lui, lei. Ricordi dolci traditori. Fa parte della vita mi ripeto, me ne andrò anche io un giorno, fa parte della vita vi dico, non ha senso aver paura. Fa così parte della vita ma in egual modo tendiamo a rimuovere, a negare; persino la parole incute timore, è onomatopeicamente vibrante, negativa. Non ne sentirete nessun accenno, non mi piace scriverla, non mi piace pronunciarla. La coloro di nuovo, la sfumo un pò di rosa.
Dietro ogni assenza c'è un mondo di emozioni che riscopriamo, c'è tanto di noi che non conoscevamo, c'è una forza che nascondevamo, c'è una persona nuova che viene fuori, ci sono lacrime e ci sono volti, c'è lui che non c'è più e ci sono nuove motivazioni per andare avanti. Scopri che nel suo nome puoi far tutto, trovi un nuovo motore che dà sfogo alle tue azioni, scopri una nuova te sempre più decisa. Dietro le assenze c'è sempre il lato bello della vita, quello che dovresti imparare a vivere se hai capito che niente è per sempre, neanche tu; che la vita è bella anche se a volte ti mette a dura prova, che non ha senso essere tristi o creare falsi problemi, perché un giorno, quando sarai dietro la porta in penombra anche tu rimpiangerai tanto di quello che hai perso lamentandoti; Cremonini canta "capirai che il cielo è bello perché in fondo fa da tetto a un mondo pieno di paure e lacrime".
Eppure dovremmo capirlo, dovremmo tutti prima o poi accarezzarli, far loro delle promesse, mantenerle. So quanto sia dura, so quanto tutto questo sia frutto di anni di razionalizzazione, so quanto il duro colpo di una perdita possa far perdere ogni fiducia nella vita ma ogni cosa sotto questo cielo ha un senso e la cosa più bella è che il senso glielo dobbiamo dar noi.
 

La morte non è niente.

Vi lascio con questa bellissima poesia di Henry Scott Holland:

La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.


Baci

La Nina

No, questo non sarà un post triste. Sorriderete attraverso la lettura e se vi commuoverete sarà solo per gioia. Ho pianto fin troppo per cap...

2 commenti:

La classe non è acqua, è inchiostro.

7:14 PM Unknown 2 Comments

Va bene ragazzi, mi avete costretto; non avevo incentrato il mio blog su questa linea ma ogni volta sento e vedo determinate cose, io devo agire.
 

Cosa? Di cosa stai parlando? LASCIATEMI FINIRE.

Sapete qual'è la frase che sento ogni volta che mi capita di andare in giro a braccia scoperte? Da mia madre è "copriti quelle braccia", dai più è "oh…che belli, dove li hai fatti quei tatuaggi?" . Già . 

Da oggi la Nina istituisce un nuovo ente, unitevi a me, la EDT, Ente Decenza Tatuati.
Sapete qual'è la frase con cui inorridisco dopo che mi chiedono dei miei tatuaggi? "oh…che bei colori, anche io voglio farne uno ma non so cosa, forse una stellina qui sul polso". NO, LA STELLINA NO.

E qui inizia il mio viaggio attraverso quell'oscuro tunnel che per alcuni è … il primo tatuaggio! (anche con i successivi non scherzate!)

1) Le stelline e le farfalline sono quanto di più inutile, convenzionale e…inutile l'ho detto? A meno che non siate fatine di boschi incantati di mondi paralleli di cui non conosco l'esistenza (e meno male) per favore…le stelline NO! E' nata prima la stellina tatuata che il tatuaggio, è quanto di più già visto e ripetitivo io possa conoscere; vedo ragazzi e ragazze con le stelline e immagino la morte dell'originalità. Vogliamo parlare della farfalla? Ragazzi dai, da quanto siete diventati animalisti? Se ne avete la passione ok, ci sta, ma anche no, non ce la faccio. Se dovete proprio spendere i vostri soldi scegliendo a caso nel libro del primo tatuatore libero andate a cena e regalatevi orgasmi sensoriali, lasciate perdere i tatuaggi.
2) Le vostre iniziali; anzi, il peggio: il vostro nome in gotico. NO! Se non vi ricordate il vostro nome aprite la vostra carta d'identità dategli una letta, ma il vostro nome no, che cafonata immane. Tanto peggio il nome di qualcun'altra, se è un fidanzato/a poi…che il cielo abbia pietà di voi e delle vostre anime tatuate. Se è il nome di vostro figlio/a bhè…a originalità c'è chi vi batte. CONSIGLI: se dovete proprio tatuarvi il nome della vostra progenie provate come qualcun'altro ha già sperimentato, che so, una data? Il tatuaggio dell'impronta della manina? Il primo disegno? Il nome inserito in un disegno?
3) Frasi scritte, riscritte, ridette, pronunciate da mezzo mondo, trovate su internet. 

MI VIDA LOCA. Cosa siete? Fuggiti da Alcatraz?
LA VERTIGINE NON E' PAURA DI CADERE … ma voglia di volare? Fate parapendìo?
4) Per le femminucce: ragazze siamo donne, anche se tatuate, preserviamo la nostra femminilità PLEASE! Questi colli li vogliamo lasciar stare o avete lasciato il camion sotto casa? Le braccia tatuate, assolutamente si, ma in grazia di Dio, evitiamoli su braccia pendenti alla Simona Ventura. Le gambe, certamente, ma con la cellulite come la mettiamo? I piedi? ok, ma almeno curiamoli, evitiamo lo Shrek mood! Bisogna saper portare bene anche un tatuaggio, non come fate con i leggings!
5) Devo parlare anche dei tribali o capite da soli?

6) Scegliete soggetti che hanno attinenza con voi, con le vostre attitudini, fissate a voi un particolare periodo della vostra vita, un ricordo, una persona, insomma siate originali, non tatuatevi stelline a ca**o di cane, neanche se vi chiamate Stella.
7) Mai risparmiare sul tatuaggio e mai cambiare mano. Quando mi dicono "ho trovato un tatuatore che lo fa a poco" io ne fuggo come se fosse il primo dei mali terrestri. Il proprio tatuatore non si cambia, è come il parrucchiere per le donne. La sua mano è il filo che lega i tatuaggi che abbiamo addosso. Se proprio dovete cambiare mano fatelo con nomi noti dell'ambiente. 
8) Ogni tatuatore ha il suo stile. Scegliete bene il vostro tatuaggio e andate da chi ha occhio e mano PRINCIPALMENTE per quello. Devo elencarvi anche gli stili? No dai, davvero?

Il tatuaggio siamo noi, parla di noi. E' tradizione, sono storie, dovremmo portarle con noi sempre (a meno che non ricorriate al laser), sono i nostri ricordi, sono intimamente legati a noi, non sono una moda e per chi li giudica tale io dico: ASTENETEVI. Risparmiate soldi. Quando vi chiederanno "e quando sei vecchia/o come fai con tutti quei tatuaggi?", (sospirone)  "i tatuaggi, se voglio, li copro o li tolgo ma tu con la tua faccia che intenzioni hai?"


LA CLASSE NON E' ACQUA, E' INCHIOSTRO.

Per qualsiasi dubbio, chiarimento, se ho offeso qualche stellina tatuata, prego questa è la mia mail : buongiornolanina@gmail.com (magari vi aiuto a scegliere il primo tatuaggio).

Baci

La Nina (EDT President)

Va bene ragazzi, mi avete costretto; non avevo incentrato il mio blog su questa linea ma ogni volta sento e vedo determinate cose, io devo a...

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11:12 e va tutto bene

12:09 PM Unknown 4 Comments

"Avevamo l'abitudine di darci appuntamento alle 11:11; era diventata la nostra ora, in qualunque posto ci trovassimo il mio pensiero lo raggiungeva, così come il suo. E sorridevo. Mi piaceva avere una nostra ora, una nostra abitudine. E così tutti i giorni alle 11:11 eravamo l'uno dell'altra. Sono passati mesi e i numeri continuano a ricordarmi e parlare di quei momenti. A volte sorrido, a volte non vedo l'ora l'orologio passi dalle 11:10 alle 11:12."

Sono le 11:12 e va tutto bene.

E' scattata l'ora dopo il ricordo, è scattata un'altra vita, un'altra persona.
Ci sono infiniti ricordi che ci legano a infinite situazioni, persone. Basta un gesto, un sorriso, basta una parola, una canzone, un orario. Scorrono lente le immagini, accenniamo a un sorriso. Ecco, va tutto bene. Sono le 11:12 e non è successo nulla. Hai solo ricordato. Porta con infinita intimità il ricordo dentro di te, non lasciare che sia lama, sorridi all'esperienza. Un ricordo che vuoi annullare è solo un peso per la tua anima; più cerchi di annullarlo più, come un boomerang, torna da te. Convivi con i ricordi, seppur dolorosi; custodiscili. Condividili con chi li saprà apprezzare. Risvegliali al momento opportuno. Nulla può farti più male. E' solo passato.

Sono le 11:12. E va tutto bene.


Baci

La Nina

"Avevamo l'abitudine di darci appuntamento alle 11:11; era diventata la nostra ora, in qualunque posto ci trovassimo il mio pensi...

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I promise

9:07 PM Unknown 1 Comments

Prometto di non aver altro scopo che il tuo sorriso;
prometto di darti ascolto perché riconosci meglio tu i miei limiti e non vuoi altro che il mio bene;
prometto di non sottrarti il mio appoggio qualora ne avessi bisogno;
prometto solenne sincerità;
prometto di perdonarti anche se so non ce ne sarà bisogno;
prometto di asciugarti gli occhi e abbracciarti nel dolore;
prometto d'esserci per te e per il sangue del tuo sangue;
prometto litigate costruttive;
prometto riconciliazioni affettuose;
prometto d'esserti accanto nel nostro cammino, qualora non fosse possibile…
prometto d'esserti accanto con il cuore;
prometto nottate insonni a parlar di noi e dei nostri sogni;
prometto sere d'estate piene di vita;
prometto lunghe passeggiate fianco a fianco in silenzio;
prometto sguardi d'intesa;
prometto un posto nella mia vita;
prometto grandi progetti insieme;
prometto grandi sogni;

prometto la mia mano nella tua;
ti prometto amica mia…me stessa, sempre.


Baci 

La Nina

Prometto di non aver altro scopo che il tuo sorriso; prometto di darti ascolto perché riconosci meglio tu i miei limiti e non vuoi altro c...

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