Anagapesis

E quando ci rialziamo dalla caduta? Anagapesi.
"La mia anagapesi fu evidente nel momento in cui mi accorsi di vedere un'estranea nelle foto insieme a lui"
Si presuma derivi dal greco ANAGAPESIS:
an- prefisso privativo, con o senza
agape - amore disinteressato, fraterno, smisurato
sis - indica un processo
Non strettamente correlato alla vita amorosa con qualcuno, l'innamoramento è cosa quotidiana. Ci si innamora e disinnamora continuamente, di un modo di vedere qualcosa, un particolare interesse che non ci stimola più, un oggetto posseduto ampiamente desiderato. La vita è un processo d'apprendimento, è evoluzione, cambiamento. In ogni cosa che impariamo ci sono opportunità d'amore, tutto ciò che apprendiamo ci dà l'opportunità di preferire qualcosa di sconosciuto a qualcosa che sapevamo.
Se pensiamo poi ai nostri rapporti con le persone e vogliamo abbandonare il filone romantico delle farfalle nello stomaco o degli occhi a cuore che brillano possiamo ridurre l'innamoramento a studi neurofisiologici, a semplici esperienze tra neurotrasmettitori. "Così secondo alcuni al primo incontro, il mesencefalo, l'area cerebrale che controlla i riflessi visivi e uditivi, inizia a rilasciare dopamina, un neurotrasmettitore che produce piacere ed euforia. L'ipotalamo invece comanda al corpo di inviare segnali di attrazione e di piacere. Col proseguire del rapporto i livelli di dopamina aumentano crescono i livelli d'altri due neurotrasmettitori legati alla dopamina: come la noradrenalina e la feniletilamina. Via via che il rapporto si approfondisce, l'ipotalamo stimola la produzione dell’ossitocina che stimola sentimenti di tenerezza e calore. Un altro ormone, la vasopressina collegato alla memoria, spinge alla fedeltà e alla monogamia. Dopo un periodo che oscilla dai 18 ai 30 mesi dall'inizio della relazione, però il cervello si è assuefatto al cocktail di sostanze chimiche e non reagisce più come prima. E quindi possiamo considerare finita la fase dell'innamoramento" (cit. Wikipedia)
E se il cocktail non ci stimola più? Per alcuni comincia il vero amore, fatto di responsabilità (come cito nel post di Enzo Bianchi), rispetto, stima, fiducia, pazienza, per altri è anagapesi; quasi fosse la stessa parola per indicare una mera illusione, un passaggio di qualcosa che in fondo non era destinato a durare, un segno percettibile, uno schizzo indicativo di ciò di cui non abbiamo più bisogno.
E allora inizio a giocare con le parole, magari per le prossime volte invece di rinfacciare ad un uomo di non amarvi più provate a dirgli di essersi anagapesizzato, certamente non capirà, ma come ultima nota nel vostro rapporto sarà sicuramente originale.
Baci
La Nina
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