L’amore si appoggia sempre e solo su tutto quello che ignoriamo di noi stessi

9:08 PM Unknown 0 Comments

Mi è successo spesso di dovermi descrivere caratterialmente, e non è facile, si incappa nelle banalità.
Simpatica, estroversa, solare, sembri una di quelle provinanti per qualche programma televisivo.
L'unica cosa che mi viene in mente è cosa mi ha reso così, chi mi ha reso così.

Siamo fatti di acqua, ossa e inconscio. Siamo fatti di pennellate a noi sconosciute. Siamo dualità tra quello che ci hanno trasmesso e quello che inconsapevolmente abbiamo trattenuto a noi, nella maniera più inconscia possibile. Restituiamo alla nostra vita piccoli pezzi che ci sono stati dati, a volte con amore, a volte per errore.
E' nella nostra natura non controllare cosa siamo, possiamo solo migliorare, sfumare qualche lato ma i segni sulla corteccia, per quanto impercettibili, rimarranno segni indelebili di un'identità che difficilmente cambia.

E' tutta colpa di Freud.

Caro Sigmund bussano le lacrime, mano a mano che ti leggo, che capisco, che studio, e pensare che poteva essere tutto molto più semplice.

Viene scritto tutto sulla nostra anima, sin dal primo vagito, da quando ci prendevate in braccio. Papà.
Siete la traccia di un passato, il disegno su un vetro appannato, rimanete con il vostro alone.
Siete la lente attraverso cui avvertiamo la vita, capace di dare un'impronta alla visione di noi stesse, la nostra autostima, sicurezza; influenzerete le nostre scelte e le nostre relazioni con gli uomini, amici, professori mariti o fidanzati; siete la nostra
prima esperienza del maschile e sarete l'orientamento delle nostre future scelte sessuali . Attraverso voi noi guarderemo l'amore, perché in prima istanza noi abbiamo amato voi. E succede, spesso, di sentirci tradite. E poi... l'inevitabile.
Succede che tutto quello che avremmo voluto salvare in voi inconsciamente vogliamo salvare nell'altro, e allora spesso incolpiamo il partner di non essere presente, di non essere comprensivo, troppo dolce, troppo…troppo che? Non scindiamo il fantasma che ci portiamo dentro dalla persona che ci troviamo davanti, rimproveriamo cose ad altri che in realtà reprimiamo o abbiamo represso.
Che timbro ha la nostra anima? Cosa rimproveriamo al partner ? Quello che abbiamo sempre visto in lui, assenza. Diventa il leitmotiv delle nostre storie. Basta investire un pò di emozioni, ci sentiamo disarmate ed eccoci, bambine, come un tempo.
Ma gli altri non sono come lui e noi non siamo più le bambine di papà. Il mondo va avanti e noi con lui e dobbiamo crescere.
E tu. Continui a cercare risposte dentro te stessa, perché tu devi capire, perché tu hai i suoi occhi, tu sei brava, tu studiavi per lui, vivevi di lui, per una carezza o un segno di approvazione; sei nata e cresciuta nell'inarrivabile desiderio di primeggiare su tutto e tutti perché lui fosse soddisfatto di te e continui a pretendere, pretendere e pretendere di dover fare e dover sapere. E pretendi da te stessa vomitando sulla vita, vomitando addosso all'altro, perché in fondo l'altro non diventa che lo specchio del nostro rapporto con noi stessi.

"il rapporto con se stessi è esattamente come il rapporto con gli altri. Se gli stai sempre addosso, se gli chiedi sempre qualcosa, se lo soffochi…dopo un pò lui se ne va. Chiunque se ne andrebbe. Anche io. Che a volte continuo a starmi addosso, a pretendere, a voler fare, a non cedere. Imparare a vivere significa accettare l’attesa, la sospensione, l’incertezza. Integrare lentamente l’idea che, nonostante tutto, il vuoto che ci portiamo dentro non potrà mai essere del tutto colmato. Che ci sarà sempre qualcosa che ci manca. E che è proprio quest’assenza che caratterizza il nostro rapporto con il tempo, con lo spazio, con l’amore… e che gli altri non sono cattivi se non sono sempre lì, pronti a intervenire, pronti a fare qualcosa perché il vuoto faccia meno male.
Le relazioni umane sono complesse proprio perché ognuno deve potersi arrangiare con le proprie fratture e le proprie fragilità."


(Michela Marzano - Volevo essere una farfalla)

La voce lontana di una ferita, di una mancanza, di una perdita dimenticata da tutti,la cui  sola testimone era la bambina che ero stata e che non ero più, che sapeva dire solo poche parole…cattivo.

Baci

La Nina 

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Mi è successo spesso di dovermi descrivere caratterialmente, e non è facile, si incappa nelle banalità. Simpatica, estroversa, solare, sem...

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